Lo stupefacente tape (cerotto) colorato

Il tape di cui parliamo è uno strumento utilizzato in fisioterapia e terapia manuale che è diventato famoso agli occhi della gente negli ultimi anni, che suscita curiosità e che, spesso, viene utilizzato con pressapochismo e scarso metodo.

Ogni promessa è debito: in questo articolo descriverò una metodica di trattamento in cui credo molto e che, personalmente, ritengo interessante e divertente: il tape colorato.

Come fa ad essere divertente un articolo rivolto “all’uomo della strada” che parla di fisioterapia?

Beh, semplice: quando la metodica suscita così tanta curiosità, dubbi, miti, credenze, diventa divertente per me ascoltare le domande e cercare di dare una risposta sensata, di facile comprensione ed utile. SOPRATTUTTO UTILE!

 

Il cerotto (tape) colorato, che negli ultimi anni ha avuto cotanta esplosione mediatica, è l’oggetto del contendere.

Le premesse, doverose, sono queste:

– in commercio ne esistono decine di tipologie e versioni

– vi sono decine di inventori di “nuove varianti” della metodica, che ne migliorano (o peggiorano) le caratteristiche

– avendo frequentato 3 + 1 corsi di formazione con chi ritiene di averlo inventato più di 30 anni fa sono, ovviamente, di parte.

Il mio obiettivo però non è fare pubblicità a questo o quel marchio seppur sia vero, come detto, che i tape non sono tutti uguali e, pertanto, sarebbe importante affidarsi sempre a prodotti di Qualità certificata.

Le caratteristiche variano da tape a tape (tensione, tenuta della colla, ecc).

Il punto non è identificare quale sia meglio o peggio, ma (come mi è stato insegnato) valutare i diversi effetti neurologici e meccanici che ogni cerotto produce.

Scrivo l’articolo per darvi la possibilità di fugare quei i dubbi che possono nascere ogni volta si vedano negli atleti o su amici e parenti uno o più di questi “certotti magici”.

 

Magico? Maccheee…

E’ un prodotto di tecnologia avanzata con studi a supporto in molte direzioni (nota 1 – in calce).

Il cerotto classico è una banda di cotone 100%, latex free, elasticizzato in lunghezza e statico in larghezza, di vari colori, con della colla applicata in modo particolare su una delle superfici che, aderendo alla cute, ne garantisce stabilità ed a seconda di alcuni parametri, permette al cerotto stesso di eseguire la sua azione.

 

L’azione è prettamente di tipo neurologico; agendo principalmente sui recettori cutanei presenti nel derma e nella fascia sottocutanea lo stimolo arriva al midollo spinale (che risponde direttamente) ed al cervello (che elabora il dato) e lo trasforma in segnale per le strutture bersaglio.

Tutto questo dolcemente ed in modo costante.

 

Colore e prerequisiti

Innazitutto sfatiamo il mito del colore: a parte chi è un convinto sostenitore della cromoterapia (ed allora avrà il suo vantaggio) in linea di massima il colore del tape è solamente un aspetto estetico.

I parametri utilizzati per la sua applicazione sono in primo luogo una elevatissima conoscenza dall’anatomia umana e duna formazione adeguata. E’ impensabile applicare il tape solamente per “visto fare” o seguendo i tutorial su You-Tube.

Ritengo importantissimo che chi applica il tape sia formato e certificato, poiché è vero che “in linea di massima” non fa danni, ma gli effetti collaterali di una applicazione errata o del suo utilizzo nonostante evidenti controindicazioni sono sempre in agguato.

E’ dunque necessario che vi affidiate a chi, come me, in qualche modo possa gestire adeguatamente tali effetti indesiderati o le complicanze.

 

 

Quindi? 

Quello che considereremo ora sono gli aspetti legati al processo decisionale nell’applicazione del cerotto, ovvero:

  • controindicazioni assolute e/o precauzioni

  • scopo dell’applicazione e test di valutazione

  • forma, tensione, direzione del tape e posizione dei segmenti o dei tessuti

  • forma dell’agente collante


Le controindicazioni 
sono tutte quelle classi di patologie o di condizioni per cui non e possibile o non è consigliabile applicare il tape (siti tumorali attivi, sospetto di Trombosi Venosa Profonda, dermatiti attive, infezioni cutanee, ecc).

Le precauzioni, invece sono quelle condizioni in cui è possibile applicare il tape ma con cautela e quindi solamente con tensioni basse (gravidanza o diabete, per esempio)

 

Lo scopo dell’applicazione è il motivo per cui decido di applicare il tape ad una persona.

In base alla valutazione ed al problema può essere utile l’utilizzo sia per il trattamento effettivo e sia, come spesso mi accade, per una “valutazione” a distanza: a seconda della risposta che il tape mi darà, posso orientare il mio trattamento verso una o più direzioni.

Lo scopo è strettamente correlato al distretto da trattare (anche se sono possibili applicazioni a distanza) e pertanto da  l’indicazione di come variare i parametri dell’applicazione (trattamento muscolare, tendineo, linfatico, fasciale, ecc) e di quali test di valutazione somministrare per meglio elaborare i parametri da applicare ed ottenere (o provare ad ottenere) il risultato desiderato o atteso.

Possono essere associate più applicazioni, anche nello stesso distretto, ma senza (a parer mio) esagerare.

Il cerotto non migliora la prestazionedi un tessuto o muscolo sano, pertanto metterlo pensando di aumentare la performace sportiva non ha alcun senso.

Il certotto, diciamo, “normalizza” una condizione di stress dei tessuti, pertanto va utilizzato esclusivamente a scopo terapaeutico.

 

Forma, tensione, direzione e posizione dei tessuti

Sono i quattro parametri variabili dell’applicazione, quelli che vengono modificati a seconda dello scopo.

La forma viene ricavata tagliando appositamente il cerotto (a I, a Y, a ventaglio, a O, a X, ecc).

La tensione viene decisa in base allo scopo. Più tensione → più rigidità → più azione meccanica. Meno tensione → più azione antidolofica, drenante o che sfrutta il ritorno elastico.

La direzione viene decisa in base all’anatomia, al tessuto bersaglio e/o all’obbiettivo dell’applicazione.

La posizione dei tessuti (cute) o dei segmenti (per esempio: posizione del ginocchio per un’applicazione al quadricipite) serve a garantire che il tape svolga al meglio al sua funzione.

 

La colla

La forma della colla rende peculiare il tape. Generalmente la forma è una serie di onde di collante e spazi vuoti alternati. Questa costruzione, assieme a tutti i parametri descritti, determina l’azione sulla cute e di conseguenza la bontà del trattamento.

 

Informazioni utili prima e dopo l’applicazione

Prima dell’applicazione, a meno che non vi abbia preparato/informato anticipatamente e dopo aver escluso le controindicazioni e accertato le precauzioni, mi accerterò che:

  • la cute sia integra, non screpolata, arrossata o troppo grassa.

  • vengano rimosse creme o olii poiché dovrò essere sicuro che la colla aderisca bene alla cute.

  • La cute sia rasata. In caso contrario (e previo consenso) eliminerò la peluria con un apposito rasoio elettrico. Se la cute si arrossa, questo potrebbe essere un campanello d’allarme. A quel punto vi farò attendere qualche minuto, si valuterà in quanto tempo regredisce l’eritema e si decide di proseguire o meno con l’applicazione.

  • Nel caso di attività sportiva, soprattutto se sport di contatto (calcio, rugby, ecc) si potrebbe utilizzare uno spray adesivo per mantenere il tape in sede. Sicuramente il rischio è che si vanifichi l’effetto peculiare della forma della colla, ma si ha il vantaggio che gli stimoli propriocettivo e/o meccanico permangano più a lungo.

Valutazione – Applicazione – Rivalutazione: SEMPRE

Dopo l’applicazione le precauzioni da adottare sono poche e semplici, ma non per questo banali:

  • Nella prima mezz’ora la colla si scalda e diventa tenace. Attenzione a quando vi svestite e vestite.

  • Il tessuto del tape è cotone elasticizzato, pertanto si può nuotare e ci si può lavare (magari non strofinando), lo si asciuga tamponando e attendendo qualche minuto (magari evitare il phon).

  • Le code sono a tensione zero. Se si sollevano è buona norma non “rifilarle”, poiché se si dovessero staccare, il ritorno elastico del tape renderebbe vana l’applicazione stessa. A questo punto, se le code si staccano, meglio togliere il tape che tenere sulla cute qualcosa di estraneo ed inutile.

  • Nel caso di prurito, togliere delicatamente il tape e lasciare respirare la cute o trattarla (per esempio con calendula o aloe). La segnalazione tempestiva è d’obbligo.

  • Il cerotto, se tutto va bene, conserva le sue caratteristiche per 3-5gg, poi è meglio cambiarlo (perdita di elasticità, tenuta della colla, ecc). Va tolto con cautela onde evitare eritemi o bollicine. Il mio compito è quello di addestrarvi ad utilizzare la tecnica corretta.

Per concludere

In ogni caso il processo di valutazione-applicazione-rivalutazione è imprescindibile. Meglio rimettere due volte il tape piuttosto che applicarlo male o in modo approsimativo.

Nel mio studio il cerotto colorato fa parte del trattamento pertanto non ha costi.

Ha solo, generalmente, ottimi risultati.

Attenzione!! Non è la panacea di tutti i mali, ma è un valido strumento di valutazione e trattamento, meglio ancora se associato ad altre tecniche e, ripeto, SEMPRE e SOLO nelle mani di un professionista esperto o qualificato.

Se ho dimenticato qualcosa… avrò lo spunto per un secondo articolo… ed in ogni caso sto preparando una microlezione che terrò prossimamente presso l’area comune delle piscine MyEnergy di Via Torni, 51 a Mogliano Veneto, sede dello Studio.

 

 

Dr. Franco Norbiato

Pt’s Care, Orthopaedics & Sports Rehabilitaiton

Attestati KT1, KT2, KT3, KT4 Sport conseguiti con Kinesio Taping Italia

 

(1) Se vi va di leggere qualcosa a riguardo potete digitare su PUBMED (uno dei più importanti motori di ricerca in ambito scientifico/sanitario del mondo) le parole “kinesiotape effects”. Troverete attualmente circa 277 articoli di interesse tra i quali moltissimi a sostegno dell’efficacia della metodica sia nel dolore acuto che persistente. Molti studi sono diretti alla caviglia ed al rachide lombare.

Una curiosità: in “Kinesio Taping® is not better than placebo in reducing pain and disability in patients with chronic non-specific low back pain: a randomized controlled trial”, 2015, Luz Junior MA et al. rilevano che il KinesioTape® non sembra essere migliore del placebo (altro tessuto) nel trattamento del dolore lombare persistente, ma entrambi sono responsabili (in modo simile) di una significativa diminuzione del dolore rispetto ai gruppi di pazienti non trattati (controllo).

La cosa importante è che a prescindere delle marche di cerotto (pur importanti per garantire Qualità ed Affidabilità) rimane salvo il concetto che il tape migliore è sempre quello applicato dalle mani giuste.